Le rappresentazioni delle danze

Vediamo oggi le modalità con cui vengono descritte le varie coreografie delle danze scozzesi. Possiamo suddividere tali modalità essenzialmente in due gruppi:

  • modalità verbale (descrizione estesa, minicrib, maxicrib)
  • modalità grafica (pilling diagram)

Esamineremo con degli esempi concreti basati sulle prime sedici battute musicali di SCHIEHALLION (una danza medley in formazione di square set) le diverse modalità sopra menzionate, iniziando da quelle verbali.

Descrizione estesa è la modalità più completa, nel senso che in tutte le figure previste dalla specifica coreografia vengono fornite indicazioni dettagliate sui movimenti e sulle posizioni che i ballerini assumono all’interno del set.

01-16      Chorus:
01-04      Tutti mezza grand chain. Ci si ritrova all’opposto con il partner
05-08      Tutti set al partner utilizzando il passo di Highland Schottische
09-12      Tutti mezza grand chain. Ci si ritrova con il partner alla postazione iniziale 05-08      Tutti set al partner utilizzando il passo di Highland Schottische. L’ultimo passo da parte del cavaliere è più lungo in modo che i Cavalieri terminino con le spalle al centro del set, mentre le Dame terminano di fronte al proprio partner volte verso il centro del set.

Maxicrib è un tipo di rappresentazione verbale più sintetica, ma che fornisce anche delle indicazioni di massima sui movimenti e sui posizionamenti dei danzatori. Come tipo di descrizione richiede già un’esperienza maggiore di danza per ben comprendere i singoli movimenti che portano a determinati movimenti e posizionamenti.

01-16       Chorus:
01-04       all grand chain halfway;
05-08       all set (Highland Schottische) to partners;
09-16       repeat bars 1-8, all taking a long last left step and pulling right shoulders back, finishing Mn back to back facing out, Ls facing in.

Minicrib è un forma ancora più concisa dei maxicrib. Si può considerare una sorta di “bignami” che può richiedere la precedente conoscenza della danza stessa. Spesso questa forma di rappresentazione descrittiva viene utilizzata per rammentare velocemente la sequenza coreografica, nonchè come memo veloce da parte del maestro di cerimonia nei balli scozzesi. A margine c’è da dire che molto spesso sui vari siti di danze si ritrovano soltanto i minicrib per una determinata danza.

1-16 All dance Chorus :-
‘ Grand Chain ½ way, set HS, Grand Chain ½ way and set HS and Men end BtoB in the middle facing partners

A margine dobbiamo notare che il tipo di rappresentazione dei Maxicrib e Minicrib è una tipica modalità anglosassone. In italiano non si utilizzano tali metodi, ma solo la Descrizione estesa più o meno dettagliata.

Pilling Diagram è una forma di rappresentazione grafica delle danze. Il metodo messo a punto a metà degli anni ’50 dello scorso secolo da F.L.Pilling è ormai unanimemente riconosciuto come l’unico di tipo grafico per le danze di tradizione scozzese. Tale metodo di rappresentazione racchiude in un rettangolo una frase musicale intera delle danza (8 battute) e rappresenta le varie figure coreografiche, codificate dal sistema della Royal Scottish Country Dance Society, tramite simboli grafici o acronimi da soli o combinati con grafismi vari. La lettura sequenziale di tutti i rettangolini fornisce una rappresentazione conchiusa della coreografia della danza. In genere questo tipo di rappresentazione viene essenzialmente utilizzato come memo veloce, in quanto alcuni dettagli della danza stessa non possono essere rappresentati in maniera completa; anche se, una volta presa dimestichezza con i diagrammi di Pilling, ed avendo una certa padronanza delle varie figure e di come, usualmente, si leghino tra di loro è un ottimo e sintetico metodo per apprendere la coreografia anche di una danza mai ballata

00_EsempioPilling

Di questo metodo mi propongo di fornire in prossimi post i primi rudimenti grafici ed una legenda degli acronimi utilizzati.

La progressione nelle danze

Nel precedente post sono state esaminate le tipologie di set normalmente utilizzate nelle scottish dances.

Ora, invece, affrontiamo uno degli aspetti più importanti nella coreografia di una danza.
La progressione.

Le danze di tradizione scozzese sono danze sociali che coinvolgono gruppi di coppie di ballerini che seguono in modo progressivo una predeterminata sequenza coreografica. Alla fine di ogni sequenza coreografica prevista per la danza, ciascuna coppia (compresa la coppia danzante che di norma è la prima del set) termina in una posizione diversa da quella precedente, ma dalla coreografia stessa prevista, e pronta per affrontare una nuova ripetizione della sequenza. Questo processo di migrazione da una posizione alla successiva nel set è la progressione, essa è regolata da alcune figure (più o meno semplici) o movimenti coreografici che comportano lo scambio di posizione tra le coppie di volta in volta coinvolte nella danza. Il meccanismo della progressione determina una regola implicita “ogni coppia danza la sequenza in ciascuna delle posizioni del set”. Perchè questo sia possibile ogni coppia, nel danzare, si sposta verso il fondo del set, e raggiunta l’ultima posizione verso il top dello stesso fino a ritornare nella posizione iniziale occupata nel set. Notare che, regolarmente, effettuata l’ultima ripetizione di sequenza lo scambio tra terza e quarta coppia non avviene.

progressione

Generalmente la progressione è tipica dei set in longwise anche se presente nelle altre tipologie (square e specialmente nei set circolari). Nella figura sopra riportata ho cercato di sintetizzare graficamente la progressione in longwise-set di quattro coppie.

A seconda che si tratti di una danza che coinvolga contemporaneamente due o tre coppie si hanno sempre e comunque otto ripetizioni della sequenza prevista per la danza. La logica che sottende le danze è molto semplice. La coppia danzante (la prima) inizia una nuova sequenza finchè ha, verso il fondo del set, libere e pronte per danzare il numero di coppie previste dalla sequenza.

Vediamo più da vicino il caso di una danza prevista per due coppie danzanti. La prima sequenza viene danzata dalle coppie 1 e 2. Al termine la progressione ha scambiato le due coppie. La seconda sequenza viene danzata dalle coppie 1 e 3. Al termine nuovo scambio determinato dalla progressione. Per la terza sequenza la coppia 1 ha ancora una coppia verso il fondo da coinvolgere nella danza (la quattro), ma nel contempo la seconda coppia (ora in prima posizione) ha verso il fondo una coppia (nel caso la numero tre che si trova ora in seconda posizione) da coinvolgere. Pertanto ora si hanno due coppie danzanti la uno (che coinvolge la 4) e la due (che coinvolge la 3). La terza sequenza viene danzanta in contemporanea dalle coppie 2-3 e 1-4. Con questo meccanismo ciascuna coppia, nel corso delle otto ripetizioni balla, come coppia danzante, per tre volte consecutive la sequenza. Le sequenze della danza, pertanto, vengono ballate alternativamente dalle coppie in prime e seconda posizione in contemporanea con le coppie in terza e quarta posizione e dalla sole due coppie centrali (seconda e terza posizione) mentre le altre due attendono senza danzare la conclusione della sequenza.

Diverso è il caso di una danza prevista per tre coppie danzanti. Anche in questo caso, come detto, si hanno otto sequenze coreografiche, ma ciascuna coppia danza la sequenza (come coppia danzante) due sole volte consecutive. Nella prima sequenza danzano le prime tre coppie, mentre la quattro rimane ferma. Al termine della sequenza è avvenuta la progressione tra le prime due coppie. Nella seconda sequenza la prima coppia (ora in seconda posizione) ha ancora due coppie da poter coinvolgere (la 3 e la 4) e danza la sequenza con queste, mentre la coppia 2 (ora in prima posizione) resta ferma. Termina anche la seconda sequenza. Per effetto della progressione la coppia 3 si trova in seconda posizione e la 1 in terza. Non avendo due ulteriori coppie da poter convolgere la coppia 1 ha terminato le sue due sequenze e si cambia di posizione (tramite un movimento tecnico step-up e step-down) con la coppia 4. La terza sequenza viene ballata dalle coppie 2 3 4 (rispettivamente in prima, seconda e terza posizione), mentre la coppia 1 (ora in quarta posizione) resta ferma. E così via sino alla fine.

Abbiamo dettagliatamente esaminato la progressione solo nelle due specie di longwise a quattro coppie sopra riportate in quanto nelle altre tipologie (quattro coppie danzanti, oppure set formati da tre coppie, o square-set oppure ancora circular-set) la progressiona avviene con meccanismi più semplici e specifici della danza.

Così ad esempio in una danza per quattro coppie in longwise di quattro la progressione può avvenire con lo spostamento della prima coppia in quarta posizione (oppure della quarta in prima) e così via sino a che ciascuna coppia ritorni al posto iniziale. Queste tipologie di danze presentano solo quattro ripetizioni.

Non è il casi di dilungarsi ulteriormente sulle altre tipologie di set, in quanto la tipologia di progressioni è la più varia e non facilmente catalogabile.

Le tipologie e le formazioni delle danza scozzesi

Le diverse tipologie di Scottish Country Dances sono classificate in base alla musica con cui vengono eseguite.

Dal punto di vista delle tipologie di danza scozzese abbiamo i Reels, gli Hornpipes ed i  Jigs che sono danze in tempo veloce (normalmento si opera intorna alle 58 battute al minuto) ed utilizzano le stesse tipologie di figure e di passi, mentre gli Strathspeys (di norma intorno alle 32 battute al minuto e quindi con un tempo più lento) presentano, oltre quelle in comune con le altre tipologie, dei passi e delle figure esclusive. Una tipologia del tutto particolare è quella del Medley. Con quest’ultimo termine si indica, nella specifica danza, una combinazione di una parte di figure e passi eseguiti con tempo di strathspey ed altre con tempo di reel e/o jig.

Esaminando l’aspetto più strettamente musicale il reel è una musica in 4/4 (più raramente in 2/4) ed il jig in 6/8 (rarissime sono le musiche jig in 9/8).

Alcune danze, più propriamente classificate tra le Ceilidh, sono riservate a feste tenute in occasioni non formali. In queste feste, oltre gli strathspey, i reel ed i jig, vengono eseguite danze in altri tempi musicali. I più tipici sono danze tradizionali eseguite in tempo di valzer e di polka.

Nel precedente post abbiamo evidenziato che le danze di tradizione scozzese sono danze eminentemente sociali ed abbiamo introdotto il termine di set.

Il set è il nucleo fondamentale di ogni danza scozzese ed indica il gruppo di danzatori che agiscono ed interagiscono tra di loro nello specifico. All’interno del set i ballerini sono suddivisi in sottogruppi (di norma in coppia, un uomo ed una donna, ma esitono anche danze che coinvolgono gruppi in terzine od anche in ballerini singoli).

La configurazione geometrica dei set può essere la più varia.

  • Longwise set (spesso denominati anche Lengthwise set) in cui le coppie di danzatori sono disposte in due file contrapposte (i cavalieri sul lato della sala in cui la musica rimane alla loro sinistra e le dame, sempre in fila, a fronteggiare il proprio partner). Questi tipi di set possono essere formati da un numero vario di coppie (quattro è il numero più comune)
  • Square set in cui quattro coppie (più raramente cinque o sei) si dispongono in forma di quadrato con le coppie contrapposte. Il cavaliere tiene alla sua destra la propria dama.
  • Circular set in cui tutte le coppie (od anche in terzine) si dispongono una di fronte all’altra circolarmente intorno alla sala. Nello svolgimento della danza una coppia si muove in senso orario e la contrapposta in senso antiorario.
  • Altri tipi. lI più comune Round the room set in cui le coppie (o terzine) si dispongono lungo la linea di danza (con andamento in senso antiorario) una dietro l’altra. Poco utilizzato, in genere, ma degno di menzione è il triangular set in cui tre coppie si dispongono (con la dama alla destra del cavaliere) sui lati di un ideale triangolo equilatero.

Alcune semplici regole

Le danze scossesi non sono danze individuali o di coppia. Sono danze sociali in cui nessuno è una monade separata e senza alcuna relazione con gli altri. Danza sociale implica che ciascuno danzi con il proprio partner, con esso danza insieme alle altre coppie che compongono il set, ed insieme al proprio set con tutti gli altri set impegnati in sala. Infine insieme a tutti i danzatori impegnati con i musicisti e con i non danzanti del momento. In quanto danza sociale occorre credere profondamente nell’aspetto di comunicazione ed interazione continua e conoscere, e rispettare, alcune semplici regole per meglio godere del piacere che può dare una bella serata di danze.

Alcuni punti che penso siano importanti e che sono in grado di farci meglio gustare una danza.

  • Aggiungersi al set sempre in coppia ed accodandosi in fondo e mai nel mezzo, o peggio all’inizio, dello stesso. In particolar modo quando già è stato effettuato il conteggio delle coppie
  • Il primo cavaliere deve contare la fila delle coppie e provvedere alla suddivisione dei longwise a seconda del numero di coppie previste per la danza che si andrà ad eseguire. Arrivato in coda alla fila dovrà indicare l’eventuale completezza dell’ultimo set della fila oppure le coppie mancanti per completarlo
  • Non sopravvalutare le proprie conoscenze in modo da non essere in imbarazzo, o non crearlo agli altri danzatori, se il set è costretto a fermarsi o danzare in maniera confusa a causa delle proprie carenze (tecniche, stilistiche e di conoscenza della sequenza prevista per la specifica danza)
  • Danzare anche con il proprio partner e gli altri componenti del set. Vuol dire divertirsi ed aiutare anche gli altri a divertirsi
  • Non danzare esclusivamente con il tuo abituale partner ed i tuoi amici, ma invita anche danzatori di altri gruppi o città
  • Sorridere al proprio partner e godere con gli altri; prima, durante ed alla fine della danza
  • Salutare il proprio partner prima dell’inizio della danza ed al termine della stessa
  • Non ostacolare la danza dei tuoi vicini con comportamenti non corretti o con distrazione
  • Non distrarti quando non sei la coppia danzante e presta attenzione al momento opportuno (nè un attimo prima nè uno dopo) di intervenire nella danza durante le varie figure della sequenza
  • Non rimproverare eventuali errori ma, con garbo e in maniera appropriata, parlane solo dopo la fine della stessa. In altra situazione potresti trovarti dalla parte del rimproverato!
  • Se ti perdi nella sequenza cerca di guadagnare la posizione che devi mantenere in attesa dell’inizio della nuova sequenza

Sono solo pochi, e facili, punti. Altri se ne possono aggiungere, ma se si riescono a rispettare almeno questi, vi garantisco, che la serata sarà di pieno soddisfacimento per te e per gli altri danzatori che condividono la stessa passione.

Un altro omaggio

All’inizio del mese mia moglie compie gli anni.
Quest’anno poi era un compleanno particolare. Abbiamo festeggiato, ovviamente, e per l’occasione le ho dedicato una nuova coreografia.

Sixty years_B

Insieme a dei carissimi amici di un altro gruppo di Roma con cui pratichiamo le Scottish dance, durante uno dei nostri soliti incontri settimanali, abbiamo provato a danzarla. Debbo dire che al gruppo è molto piaciuta.

Rispetto a Licia’s birthday vi sono delle differenze sui livelli di conoscenza ed esperienza per danzare le figure che sono utilizzate nelle due coreografie. In questa danza sono presenti delle figure che presentano delle difficoltà un pochino superiori. Inoltre è differente la formazione del set con cui si danzano. Entrambe vengono danzate da quattro coppie, ma mentre per Licia’s birthday ci si dispone in longwise set, Sixty years si danza in square set.

Avremo modo di esaminare le formazioni di base con cui vengono danzate le scottish dance ed alcune figure di base e di livello più complesso.

Ancora su LICIA’S BIRTHDAY

LICIA_S BIRTHDAY_B

Bene vi riporto un’immagine con la descrizione della danza. Oltre alla descrizione verbale delle varie figure che compongono l’intera sequenza di 32 battute musicali in tempo di reel, riporto anche una rappresentazione grafica tramite i “diagrammi di Pilling” della danza stessa, nonché il crib. Avremo modo di parlare delle varie forme di rappresentazione utilizzate.

Tranne la figura del “set & link” si tratta di figure base molto semplici e di facile apprendimento.

Spero sia di vostro gradimento

A presto

Loreto

Omaggio

In questo nuovo appuntamento desidero raccontare un piccolo aneddoto.

Poco più di un anno fa ricorreva un particolare compleanno della sorella di una nostra carissima amica. Per lei fu organizzata una festa cui partecipammo insieme ad altri amici del gruppo di danze di società ottocentesche, cui io e mia moglie aderiamo. Nel corso della festa si eseguirono, in costume, alcune delle danze ottocentesche che abbiamo in repertorio.

In accordo con la nostra amica, come ulteriore sorpresa per Licia (la festeggiata) scrissi una piccola e semplice coreografia di una danza scozzese. Con molta fansia (sic!) a questa coreografia diedi il nome di Licia’s birthday……

Quella fu l’unica occasione in cui questa danza fu ballata!

Perchè mettervi a parte di questo aneddoto, che poteva tranquillamente rimanere relegato nella sfera del privato? Perchè, molto onestamente, pensavo che quella esperienza compositiva sarebbe rimasta estemporanea e relegata a quell’unica occasione. Invece….

L’esperienza mi piacque molto per cui, anche per merito dell’aumento della nostra esperienza di danza e minor difficoltà nell’affrontare figure e danze più complesse, cominciai a meglio studiare con un altra angolazione le danze scozzesi della “The Royal Scottish Country Dance Society“. Mi resi conto che uno degli aspetti più affascinanti (almeno per me) delle coreografie delle danze scozzesi è la rigorosa geometricità delle stesse, infatti il collegamento tra le singole figure base ed il tipo di formazione sono definite in figure geometriche che si muovono e si collegano tra di loro in maniera armonica. Fu così che, più per una sfida con me stesso che per altre motivazioni, cominciai a dilettarmi nel progettare altre sequenze ed altre danze, oltre, ovviamente, studiare e danzare in ogni occasione possibile quelle proposte dalla RSCDS.

Concludo questo intervento con alcuni proponimenti.

Desidero esaminare con voi e mettere a fattor comune questa nostra passione. Sia esaminando in maniera dettagliata alcune figure importanti nelle danze scozzesi, sia commentando le coreografie delle stesse, senza trascurare affatto il commento delle sensazioni (positive o negative che siano) che si provano nel danzare e nel partecipare a manifestazioni di danza.

A presto

Loreto

Strathspey Reel … e non solo

Questo blog è dedicato alle danze di tradizione scozzese.

Ho scoperto questo affascinante mondo per merito della mia adesione ad un altro meraviglioso mondo della danza (ed ecco la ragione affatto casuale del non solo del titolo). Si tratta delle danze di società di tradizione ottocentesca, che io e mia moglie pratichiamo con un’associazione culturale diffusa in molte città italiane ed estere (sito internet http://www.societadidanza.it)

Ho intenzione di contribuire con le mie conoscenze (poche) a meglio diffondere e far conoscere quasto mondo.

Nel corso del tempo seguiranno, quindi, degli articoli in cui pubblicherò la descrizione di alcune danze da me scritte piuttosto che considerazioni di carattere generale.

Buon ultimo, ma non ultimo, la pubblicazione di una serie di articoli più tecnici e relativi a strumenti descrittivi delle danze.

Spero di interessarvi, ed in tal caso di avervi come follower, altrimenti mi scuso fin d’ora.

Loreto